General Cessioni recensisce lo straordinario saldo del Made in Italy
General Cessioni dedica un accurato approfondimento ai dati relativi all’export Made in Italy per l’anno 2015.
Analizzando i dati del settore, la Cgia di Mestre evidenzia la crescita per il comparto dell’esportazione Made in Italy, grazie ad un saldo commerciale pari al 122,4 miliardi di euro nelle seguenti quattro aree merceologiche: automazione meccanica, abbigliamento-moda, arredo-casa e alimentazione-bevande. Nello specifico, l’incremento del settore è stato ottenuto dai macchinari con un saldo di 49,8 miliardi, dal tessile-abbigliamento-calzature con 17,6 miliardi, dai prodotti in metallo con 11,1 miliardi, dai mobili con 7,2 miliardi, dagli apparecchi elettrici con 6,5 miliardi e altri materiali non metalliferi con 6,4 miliardi di euro. Purtroppo non risultano vincenti i comparti quali chimica-farmaceutica, computer, tabacco e legno-carta che hanno portato nella bilancia un saldo negativo. A testimoniare la buona riuscita del nostro Made in Italy il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo dichiara quanto segue: “Il nostro Made in Italy è prodotto prevalentemente dalle Pmi che grazie alla flessibilità, all'elevata specializzazione produttiva, alla cultura del buon gusto e del saper fare hanno conquistato il mondo in settori, come quello delle macchine, dove la ricerca, l'innovazione e la qualità del ciclo produttivo sono requisiti indispensabili per competere sul mercato".
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